E’ la soluzione ideale ed economica per accedere ai parcheggi interrati senza l’ausilio delle rampe che occupano molto spazio ed a volte difficili da affrontare per veicoli particolarmente bassi su rampe a pendenza troppo elevata. L’elevatore permette infatti di accedere ad un piano interrato senza bisogno che l’auto affronti nessun cambio di pendenza.

Con l’elevatore P1.30 è possibile entrare ed uscire dalle autorimesse rimanendo comodamente seduti in auto, infatti il modello P1.30 come tutti gli altri montauto prodotti da motech possono essere messi in funzione con uomo a bordo.

Gli elevatori motech sono tutti studiati e progettati per occupare il minor spazio possibile, come le ridotte dimensioni della fossa per la loro installazione e lo spazio occupato dalla centralina idraulica di comando dell’elevatore. Su richiesta del cliente è possibile eseguire delle personalizzazioni dell’impianto al fine di adattarsi alle esigenze di misure e spazi da occupare per eventuale sostituzione di rampe esistenti.

L’elevatore a pantografo può trovare svariate applicazioni anche nel settore industriale e logistica, dalle piattaforme per le baie di carico a piattaforme elevatrici per carico di materiali su macchine industriali e per assicurare l’ergonomia dei movimenti dell’operatore dell’industria.

Gli elevatori motech possono essere dotati di un accumulatore di energia che assicura un limitato numero di cicli in assenza di energia elettrica, in modo che non si possa mai essere bloccati per mancanza di energia.

Il modello P1.30 è equipaggiato con una centralina trifase 380 Volt da 4kw di potenza, ma a richiesta è possibile equipaggiarlo con una centralina elettrica monofase 220 Volt con riduzione della velocità di salita.
Il modello P1.30C nasce come naturale evoluzione del precedente P30 a cui è stata aggiunta la copertura che funge da chiusura del vano di accesso all’autorimessa interrata.

La parte superiore della copertura può essere rivestita con pavimenti e getti in cemento allegerito fino a pesi di 100 kg/m2 in modo da assicurare la completa integrazione dell’estradosso della copertura con la pavimentazione della zona dove si trova l’accesso alla autorimessa interrata.